Ho Avuto Sete in Udienza da Papa Francesco
Con grande gioia, lunedì 21 marzo, siamo stati ricevuti da Papa Francesco in udienza privata nella sala Clementina, in Vaticano.
In occasione del decimo compleanno dell’associazione e alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua, una delegazione di una cinquantina di noi, in rappresentanza di tutti i volontari di Ho avuto sete, ha avuto il privilegio di presentare al Papa le cose che facciamo e di portargli in dono il pozzo che abbiamo realizzato nella diocesi di Tenkodogo in Burkina Faso e che gli abbiamo dedicato.
Insieme a noi c’erano il vescovo della diocesi di Tenkodogo, monsignor Prosper Kontiebo, il sindaco del Comune di Modena Gian Carlo Muzzarelli e di Carpi Alberto Bellelli e i presidenti della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli e della Fondazione Cassa di risparmio di Carpi Corrado Faglioni.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha ricordato che l’accesso all’acqua potabile è “una questione prioritaria per la vita del pianeta e la pace tra i popoli. Una questione che ci riguarda tutti. La vita sulla terra dipende dall’acqua – ha aggiunto – anche quella di noi esseri umani. Tutti per vivere abbiamo bisogno di Sorella Acqua. Perché, allora, farci la guerra per conflitti che dovremmo risolvere parlandoci da uomini? Perché non unire le nostre forze e le nostre risorse per combattere insieme le vere battaglie di civiltà: la lotta contro la fame e la sete; la lotta contro le malattie e le epidemie; la lotta contro la povertà e le schiavitù di oggi. Certe scelte non sono neutrali: destinare gran parte della spesa alle armi vuol dire toglierla ad altro, continuare ancora una volta a toglierla a chi manca del necessario. E questo è uno scandalo: la spesa per le armi. Questo è grave. Bisogna creare la coscienza che continuare a spendere in armi sporca l’anima, sporca il cuore, sporca l’umanità”. Nel suo discorso il Santo padre ha ricordato anche la forza del volontariato, anche di un’associazione piccola come la nostra, sottolineando che solo in Italia ha trovato un volontariato così forte.